“Mi sento” è un’esperienza di onboarding che punta ad attrarre un pubblico di giovani che sperimentano una fragilità, puntando ad abbattere lo stereotipo degli spazi della Cooperativa Itaca come luogo solamente di cura.

Il profilo target è, pertanto, quello di un giovane di età compresa tra i 15 e i 24 anni, che vive e/o frequenta abitualmente Romano di Lombardia (BG) e dintorni. Ci si riferisce in particolar modo a tutti coloro che in questo range d’età, sperimentano una fragilità, intendendo con ciò una assenza di disturbi diagnosticati ma un bisogno di sviluppo di consapevolezza nei riguardi della propria salute mentale.

L’idea è quella di creare un ponte tra lo spazio interno della cooperativa e il mondo che lo circonda, andando ad ampliare il pubblico di utenti che potrebbero usufruire dello spazio San Giorgio, riconoscendo in questo un comfort/safe place, nel quale potersi riconoscere, ritrovare sé stessi e gli altri, sentendosi a proprio agio.

A tal fine, è stato essenziale riconoscere il metabolismo endogeno alla città, il quotidiano: la vita, i ritmi, i luoghi di ritrovo e la percezione della cooperativa Itaca. La ricerca sul campo ha portato all’importante identificazione di punti sensibili nei quali poter avviare il dialogo, ma anche alla presa di coscienza che per far ciò in una modalità efficace occorresse la ricerca di un linguaggio e una strategia comunicativa efficace. Il tone of voice, che rispondeva bene a tali caratteristiche doveva essere informale e giovanile, integrandolo con quello più professionale dei canali ufficiali di Itaca.

Per ciò che concerne invece il mezzo comunicativo si è deciso di operare in parallelo utilizzando canali di contatto fisici e digitali. L’onbording fisico avviene per mezzo di una campagna di guerllia marketing, che prevede l’affissione di sticker sui quali campeggia la scritta “Mi sento…” e viene lasciato libero lo spazio per un eventuale completamento della frase. Inoltre, lo sticker presenta un QR code che rimanda alla pagina Instagram dedicata alla campagna. La pagina, che rappresenta il canale digitale di comunicazione, figura come un profilo assestante, quindi dissociato dal canale ufficiale della cooperativa e volto alla diffusione online delle scritte presenti sugli sticker. Tuttavia, dalla pagina social è poi possibile accedere alla pagina ufficiale di Itaca (itaca.inviaggio), tale link è stato pensato per mantenere un contatto con la comunità e rassicurare gli eventuali cargiver circa l’iniziativa. Il piano editoriale prevede un’alternanza dei post “Mi sento” vengono, con le iniziative e la presentazione degli spazi di San Giorgio.

“Mi sento” è perciò, più che una campagna, un’esperienza di coinvolgimento attivo della comunità, che punta ad avviare un dialogo con i suoi più giovani abitanti. L’idea è che, in quanto esperienza, questa possa evolversi e mutare in base alle esigenze e agli scenari futuri (eventi di warm-up, studio di una segnaletica appropriata e inclusiva, utilizzo di influencer e altri canali social, inclusività di dialetti e lingue internazionali, raccolta di dati qualitativi sulla situazione attuale dei giovani …).

E tu come ti senti?