Siamo partiti dalla scelta di due utenti, Simona e Martin, con bisogni diversi, i quali però abbiamo interpretato possano essere compensati tra loro. Simona si trova nella situazione di non sapere cosa scegliere per il suo futuro, senza una chiara prospettiva, vorrebbe conoscere nuove persone e capire qual è il suo potenziale. Martin, d’altra parte, è uno studente con un chiaro obiettivo, però ha difficoltà a relazionarsi e a saper utilizzare il suo potenziale al meglio.
Seguendo queste necessità, abbiamo visto che le une possono essere compensate dalle altre.

La nostra direzione di progetto è quindi stata quella di seguire il brief di esperienze abilitanti, pensando ad uno spazio dove i giovani possano incontrarsi per esprimere i loro bisogni, trovando uno spazio sicuro dove sentirsi “a casa fuori casa”. Il salotto di quartiere negli spazi di Via S. Giorgio della Cooperativa Itaca diventa, quindi, uno spazio aperto e gratuito, che accoglie ragazzi di target compreso tra i 18 e i 24 anni.

In questo spazio si propongono diverse attività, prevedendo un calendario settimanale aggiornato. I ragazzi possono seguire attività proposte, proporre nuove attività oppure ritagliarsi dello spazio per sé stessi, dove poter fare una pausa e trovare altre persone disposte ad ascoltarli ed aiutarli.
Sarà possibile divertirsi, apprendere qualcosa di nuovo e conoscere altri coetanei e trovare supporto/orientamento all’interno di un’ambiente di scambio intergenerazionale.

Come avviene la fase di onboarding?
I touchpoint principali sono una bacheca esterna, dove i visitatori trovano le attività proposte dalla Cooperativa, con riferimenti ai canali social e al sito web. Da qui possono prenotare lo spazio di salotto di quartiere, accedendo alla piattaforma apposita.
Inoltre, una bacheca interna analogica ed interattiva (pensata a livello di parete intera all’interno del salotto), dove i pensieri diventano parole, condividendo pensieri, offrendo servizi e proponendo attività.

Cosa c’è nel salotto?
Un salotto può avere diversi elementi e configurazioni. Siamo partiti dagli archetipi di un salotto (divano, poltrone, tavolini, lampade,…) e abbiamo immaginato uno spazio confortevole e vivace, con accessori per l’intrattenimento a disposizione dei fruitori (tv, stereo, libri, riviste,…).

Perché è un servizio utile ed in supporto alla salute mentale?
Dai feedback avuti in fase di testing del prototipo, è emerso essere un ottimo modo per instaurare nuove relazioni e sentirsi meno soli, con la possibilità di farsi aiutare condividendo le proprie competenze. Le attività strutturate facilitano gli incontri, dando la possibilità di instaurare nuove relazioni, potendo anche essere prenotato per attività ed eventi. Può essere uno spazio per fare una pausa, in tranquillità e libertà.